Salute e tecnologia solidale: la rivoluzione si fa consapevole
Che le tecnologie digitali stiano rivoluzionando il mondo della salute e in particolare il rapporto medico-paziente non c’è alcun dubbio: nuovi media, app e social network, infatti, sono ormai diventati a pieno titolo un canale “ufficiale” di informazione, comunicazione e condivisione di esperienze sulla propria patologia.
Circa 11 milioni e mezzo di italiani si rivolgono regolarmente al web per approfondimenti in ambito salute (dati Gfk-Eurisko 2016) e, secondo un recente rapporto degli Osservatori Digital Innovation della School of Management del Politecnico di Milano, il digitale piace sempre di più anche ai medici: il 42% degli internisti e il 53% dei Medici di Medicina Generale comunicano infatti con i pazienti tramite WhatsApp, e in percentuale analoga utilizzano le app come mezzo di aggiornamento.
Patient empowerment. La consapevolezza è tutto
Il boom delle nuove tecnologie è un segnale estremamente positivo in chiave di modernizzazione di un mondo spesso ancorato a una visione più tradizionale della relazione tra soggetti in gioco. Tuttavia, perché la cosiddetta digital health possa favorire un reale miglioramento della qualità di cura, è necessario inquadrare la questione all’interno di un nuovo modello di riferimento, centrato su un elemento cruciale per un approccio responsabile alla salute: il patient empowerment.
In altre parole, il digitale va considerato come il motore in grado di creare innovazione, di favorire la conoscenza e incoraggiare la consapevolezza dei pazienti nei confronti delle loro problematiche, potenziandone il processo di coinvolgimento.
Portaledellasalute.it: gli esperti di tecnologia solidale
Nell’ambito dei nostri progetti, una best practice in questa direzione è rappresentata dalla lunga esperienza di tecnologia solidale della piattaforma multi-tematica portaledellasalute.it (6,5 milioni di accessi), dedicata da oltre 10 anni a diversi ambiti terapeutici (tiroide, cistite, dolore, patologie cardiovascolari, fertilità, ecc.) e impegnata nel diffondere un’informazione autorevole attraverso il supporto diretto dei medici.
Gli 8 siti “satellite” che fanno parte del portale offrono infatti il servizio gratuito “L’esperto risponde” con la collaborazione pro bono di alcuni tra i massimi Specialisti italiani nelle rispettive aree terapeutiche. Questi ultimi, con le circa 10.000 domande evase fino ad oggi, sono riusciti a creare un filo diretto quotidiano a disposizione del pubblico, offrendo rassicurazioni e chiarimenti, aiutando i pazienti a confrontarsi con la patologia e rendendoli parte consapevole e responsabile del percorso di cura.
Sei in trattamento per la tiroide? Il dosaggio te lo dice un’app
Questo percorso trova oggi un naturale consolidamento nel nostro innovativo progetto di una Therapy Tuning App, utilizzabile anche dal web, studiata dal team del sito tematico tiroide.com, (facente parte di portaledellasalute.it) in collaborazione con la Prof.ssa Laura Fugazzola, Endocrinologa dell’Università di Milano.
L’idea del progetto nasce per educare gli oltre 6 milioni di italiani affetti da una patologia tiroidea all’ascolto del sintomo, all’aderenza terapeutica e, idealmente, a un corretto stile di vita, ma più concretamente è la prima app in grado di supportare la gestione del processo di ricerca del dosaggio ottimale di levotiroxina per il raggiungimento di un valore target di TSH, compreso fra 1 e 2 mIU/L.
Al termine di una fase pilota in ambiente controllato, verrà lanciato un sistema semi-automatizzato in cui i pazienti potranno inserire direttamente da smartphone o da web i loro valori di TSH, ricevendo un’indicazione sul dosaggio del farmaco generata automaticamente dall’algoritmo e trasmessa contestualmente anche al medico, che dovrà poi in ogni caso validarla.
Un’applicazione in definitiva molto utile allo specialista per alleggerirne il carico di lavoro e di comunicazioni email, e che può aiutare a gestire con maggiore efficienza e tempestività le richieste dei pazienti, abbreviando sensibilmente i tempi di un eventuale intervento di calibrazione del dosaggio, senza contare il valore scientifico della creazione di un archivio “storico” con tutti i dati di ogni paziente sempre disponibili.
Dalla progressiva evoluzione del rapporto medici-pazienti, che ha permesso negli anni la costruzione di una relazione basata sulla fiducia, con questa app si viene a creare un reciproco arricchimento, una sorta di collaborazione attiva che, grazie all’impiego dell’app, consentirà di rispondere in pieno sia alle esigenze degli uni, sia a quelle degli altri. Da un lato semplificando e ottimizzando l’operato dello Specialista, dall’altro garantendo ai soggetti in trattamento la sicurezza di un costante monitoraggio della loro situazione.
Il valore sociale di Tiroide.com
In chiusura merita qualche parola in più l’importante valore sociale espresso in questi anni da tiroide.com, il nostro sito rivolto ai pazienti tiroidei che avvertono la necessità di confrontarsi, raccontare e scambiare impressioni sul loro problema. Questo ruolo è fondamentale proprio nell’ambito delle malattie della tiroide, in cui il riscontro e la rassicurazione contribuiscono all’aderenza e il buon esito della terapia a base di levotiroxina, l’ormone sintetico della tiroide il cui dosaggio risulta spesso di difficile calibrazione.
Tiroide.com, grazie al suo team di esperti (composto dalla Prof.ssa Laura Fugazzola, dal Dott. Augusto Taccaliti, dal Prof. Efisio Puxeddu e dalla Dott.ssa Rosa Maria Paragliola – Specialisti in endocrinologia, oltre che dal Prof. Celestino Pio Lombardi – Specialista in chirurgia-endocrina, dal Dott. Roberto Gastaldi – Specialista in endocrinologia-pediatrica e dal Prof. Stefano Veraldi – Specialista in dermatologia) aiuta i pazienti a trovare un consiglio, un’indicazione, o anche solo un conforto che li aiuti a muovere un passo in più nella loro personale battaglia contro una patologia cronica.
L’insieme organico delle problematiche emerse, delle risposte degli Specialisti (più di 6.200) e del riscontro degli utenti, ha mostrato che il canale diretto medico-paziente, agevolato dal contesto digitale, possiede un enorme potenziale in grado di innescare un circolo virtuoso in cui prevenzione e cura siano sempre più efficaci.